Fauna

camoscio maschio

“Gli animali stessi sono così meravigliosamente pigri:  all’animale è assolutamente estranea la folle smania di lavoro dell’uomo moderno, cui manca perfino il tempo di farsi una vera cultura. Anche le api e le formiche, queste personificazioni della solerzia, trascorrono la maggior parte della giornata immerse in un dolce far niente.” (Konrad Lorenz)

“Mi si è posato una volta un passero sulla spalla mentre stavo zappando in un giardino del villaggio e ho sentito di essere più onorato in quella circostanza più di quanto lo potessi essere da qualsiasi mostrina avessi potuto indossare.” (Henry David Thoreau)

Se le Dolomiti sono divenute Patrimonio Mondiale dell’Umanità lo si deve alla bellezza estetica ed alla geologia, ma questo non toglie l’importanza che tali aree, come più in generale tutti i territori montani, hanno nei confronti della fauna. Basti pensare che in Italia ci sono più di 56.000 specie di animali (primo stato in Europa per numero di specie), e di queste molte sono presenti nelle zone meno antropizzate, in primis l’arco alpino ed appenninico. Seppur la maggior parte sono costituiti da insetti ed altri invertebrati (che anche se meno vistosi non sono affatto meno importanti), alcune presenze sono di notevole interesse: dai grandi carnivori quali l’orso ed il lupo, ad altri mammiferi quali la lontra o lo stambecco, per passare agli uccelli come tutti i tetraonidi o il gipeto, senza dimenticare l’importanza degli anfibi e dei rettili, con alcune specie endemiche o molto rare.

Da grande appassionato di animali, e lavorando a contatto con la fauna selvatica da oltre quindici anni, cercherò quanto più possibile di portarvi a conoscere prima di tutto gli ambienti in cui le specie vivono, capire perché un animale è presente in un determinato luogo e, con un po’ di fortuna, riusciremo anche ad avvistare gli animali caratteristici di questi luoghi.